LA
SESTA CROCIATA
OVVERO
L’ISTORIA
DELLA SANTA VITA E DELLE GRANDI CAVALLERIE
DI RE LUIGI IX DI FRANCIA
SCRITTA GIÀ
DA GIOVANNI SIRE DI GIONVILLE
Siniscalco di Sciampagna
ED ORA
RECATA FEDELMENTE DAL VOLGARE D’OIL NEL VOLGARE DI SÌ
PER ESEMPIO
DELLA CONFORMITÀ DEI DUE ANTICHI LINGUAGGI.
BOLOGNA,
PRESSO GAETANO ROMAGNOLI.
—
1872.
Proprietà letteraria.
IMOLA. — TIP. D’I. GALEATI E FIGLIO
Via del Corso, 35.
[v]
Il ch. Conte Giovanni Galvani pubblicavanel 1843 entro il Periodico Modenese, intitolatoContinuazione delle Memorie di Religione,Morale e Letteratura, una sua Lezione Accademicasulla utilità che si può ricavare dall’anticaLingua Francese per l’istoria dei VolgariItaliani, e la faceva seguire da un saggio ditraduzione della Vita di Luigi IX, il Re Santodi Francia scritta da Giovanni Sire di Gionville.Due anni dopo, dando fuori il volgarizzamentodi quel tratto delle Istorie di Gioffredo di Villarduino,in cui si narra il conquisto di Costantinopolifatto dai Francesi e dai Viniziani nel1203, lasciava esso intendere di aver compita[vi]la traslazione di tutto il racconto del buon Siniscalcodi Sciampagna.
Le letterali traduzioni dalle lingue di oc ed’oil in lingua di si contemporanea eseguitedal suddetto Filologo Modenese, e delle qualiofferse nel 1845 un più largo sperimento sulleintere Croniche di Maestro Martino da Canale(V. Archivio Storico Italiano Tomo VIII), nonhanno, siccome è noto agli studiosi, soltantouno scopo letterario, ma ne hanno un altro piùimportante storico linguistico dallo stesso filologosvolto ampiamente ne’ suoi Dubbi sullaverità delle Dottrine Perticariane nel fattostorico della lingua (Milano Turati 1846) dallafaccia 80 innanzi. Vi si intende cioè a dimostrarecome la lingua d’oil (di cui Dante scrisse:quicquid redactum sive inventum est ad vulgareprosaicum, suum est,) fosse spesso la falsariga dei nostri primi prosatori, e valesse a farcredere comuni un tempo a tutta l’Italia quelleeleganze che poi ci rimasero speciali di taluneprovince.
Egli è per ciò che, dopo aver io l’anno scorsomesso in luce il Novellino Provenzale d’essoConte Galvani, con cui si trasportano nella lingua[vii]di Messer Francesco da Barberino le Viteoriginali Limosine dei Trovatori di Provenza,m’invogliai di conoscere dall’Autore medesimocosa fosse accaduto del suo Gionville reso italiano.Ne ebbi in riscontro ch’esso Gionville erainedito tuttavia, ed a mia intera disposizione:per che, avendo io accolta la cortesissima offerta,dopo aver pregato l’Autore a dividere la continuitàdella narrazione originale in brevi Capitoliper renderne la lettura più agevole e meglioispartita la materia, l