PASQUALE PAOLI
OSSIA
LA ROTTA DI PONTE NUOVO
ROMANZO STORICO
DI
F. D. GUERRAZZI
ROMA
EDOARDO PERINO TIPOGRAFO-EDITORE
—
1883
[5]
Gli dei di Ausonia se ne andarono, ed il suo cielo con essi! — esclamòGiacomo Boswell, fiore di galantuomo inglese, levandola faccia in alto e ricevendovi bravamente in mezzo uno sbuffodi acqua piovana.
Il vetturino che lo menava, non intendendo bene codesta dottaesclamazione, tacque e, seduto alla peggio su le stanghe del calesse,continuò a toccare il cavallo perchè accelerasse il passo.Il signor Giacomo, tra lamentoso e stizzito, ripigliò a proferirepiù forte: — Ed è egli questo il tanto vantato cielo d'Italia?
Allora poi il vetturino non si potè più reggere; e quantunquela domanda non fosse volta a lui, bensì a tutto il genere umano,egli, a ragione reputandosi particola di questo genere, pensò glispettasse il diritto di rispondere per tutti, ed invero rispose:
— Sia benedetto! io glielo aveva pure avvisato innanzi dipartire da Pisa: l'acqua è in terra, ma vostra signoria che cosaha saputo replicarmi? «Non importa.» Lo ha ella detto, sì ono? Adesso, se ciò che si prevedeva accadde, non ci rimane afare altro che quello che mi lasciò detto mio padre.
— Ed era?
« — Chi non seppe ben fare, sappia almeno ben tacere.» Epoi anco questo altro, il quale però ha da capire come per viadi metafora, non perchè si riferisca punto a lei: «Quando illadro è di casa, non bisogna chiamare il bargello.»
Il signor Giacomo, chinato il capo, non fiatò più, anzi si pentìdi avere aperto bocca, e, riprese il viaggio, accompagnato sempredalla pioggia, giunse a Livorno e andò a smontare in viaBorra al palazzo delle colonne di marmo, abitato dal signor Giovanni[6]Dieck, scudiere e console di Sua Maestà Britannica in cotestacittà.
Gittandosi giù dal calesse, il signor Giacomo con voce burberainterrogò:
— E devo pagarvi?
— Ma!.... due scudi fu il patto, e la buona mano, se le piace.
Queste parole pel modo, col quale vennero pronunziate, avrebberofornito agli studiosi dell'arte musicale subietto stupendo adammirare, perchè dai suoni risentiti scesero giù giù per unascala semitonata ad una specie di bisbiglio; e questo in virtùdel diritto che, fatta la prima parte, lasciava luogo alla speranza,la quale pareva persuasa che essendo fuori a quell'ora,non poteva buscare altro che acqua.
— Bene; ecco i due scudi. Buona mano ch'è?
— Diavolo! Oh! che? non ha mai viaggiato vostra signoria?oh! che? ci è ella piovuto dalle nuvole in Italia? La buonamano, a ragionarvi su, propriamente vuol dire la mancia chei viaggiatori, quando si trovano serviti bene, donano al vetturinooltre il fissato.
— Quando si trovano serviti bene: ma io mi trovo servitomale, dunque non vi do nulla.
— Capisco che buon viaggio non fu di certo il suo — e cosìdicendo gli levava la valigia di cassetta — ma ci ho colpa io?